Il contenuto inconscio non riconosciuto e non accettato dalla coscienza ,contenuto che in gran parte non si può definire rimosso in quanto esso non ha mai avuto accesso alla coscienza stessa, viene proiettato sull’oggetto reale.
Quest’ultimo viene perciò trattato dal soggetto inconscio non per la sua natura, per ciò che è realmente, ma per ciò che esso rappresenta per la coscienza.
Di fronte ad essa l’oggetto perde la sua natura e acquista quella di ciò che esso rappresenta (cioè il significato inconscio proiettato).
Poiché l’oggetto attinto dalla proiezione in realtà non ha mai perso la propria originaria natura occorre comprendere che la proiezione del contenuto inconscio non attinge l’oggetto ma bensì la coscienza dell’individuo distorcendone la capacità percettiva .
La proiezione del contenuto inconscio è perciò in realtà un fenomeno allucinatorio: si crede di percepire una cosa al posto di un’altra.
Le allucinazioni (fenomeno già francamente psicotico: per esempio si percepiscono che non ci sono), sono una estremizzazione dei fenomeni proiettivi.