Einstein con la teoria della relatività ha ipotizzato un ordine razionale dell'Universo nel quale esiste un limite di velocità che non può essere superato, la velocità della luce.
Non accettava la casualità statistica che i fenomeni quantistici suggeriscano ("Dio non gioca a dadi") facendosi riprendere come uno scolaretto da Bohr: "Smettila di dire a Dio cosa deve fare".
In effetti pretendere che la logica e la razionalità umana (patologicamente unidirezionali) siano gli strumenti adatti per capire la Natura e la Natura dell'Universo è una gran bella pretesa.
Se non altro perché è cosa nota che chi ha un occhio* solo rischia il ridicolo se si mette a discettare in merito alla visione binoculare.
Logica umana che pretende di imporre uno schema di visione, UNILATERALE ESSO PURE, all'Universo, schema del quale penso nel mio piccolo che all'Universo non potrebbe fregargliene di meno.
Ed infatti ben presto salta fuori che i mutamenti quantici degli elettroni generano informazioni che viaggiano nell'Universo a velocità ben superiori a quella luce.
Tant'è che i mutamenti quantici avvenuti nella coscienza di un terrestre raggiungerebbero istantaneamente Orione producendo ivi, in qualche sua molecola, similari mutamenti.
La Fisica Classica, le cui teorie sono state prodotte da meravigliosi ingegni che vedevano il mondo con un occhio solo seppur con rari sprazzi di intuitività, ha consentito alla visione del mondo di distaccarsi dal terrapiattismo e dal geocentrismo prima e dall'eliocentrismo dopo.
E deve poi gradualmente abbandonare le “teorie dell'apparenza” travolte dalle nuove conoscenze quantistiche.
Le quali, se esplorate non con gli schemi ciechi della razionalità (che si sono dimostrate del tutto inadatti per capire "del nuovo mondo") ma con le aperture mentali che lo sviluppo della funzione intuizione consentono, possono superare l'unidirezionalità della conoscenza.
Includendo in essa ogni sua pluralità che non può prescindere dalla conoscenza di Sè.
Pluralità le quali troveranno nella Fisica una nuova e diversa Scienza e ben più profonde e complete visioni del mondo**.
(*) La razionalità unidirezionale.
(**) Mi spiace e non poco di avere conoscenze solo amatoriali e superficiali nel campo della Fisica, probabilmente inanellando perciò nelle varie ipotesi fin qui formulate notevoli svarioni.
Rammento peraltro che questo lavoro è iniziato e proseguito come un lavoro di ricerca in psicoanalisi e che solo "incidentalmente" ho dovuto predere atto che esso "violentemente" è stato costretto ad attraversare il campo della Fisica.
(scritto il 21/9/24)