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Quando il percorso di regressione ha concluso il suo viaggio nelle esperienze vissute fin dalla nascita (e forse anche prima) insieme al contestuale percorso di integrazione dei contenuti istintuali del proprio Sé giunge il momento di “tornare a casa”.
Nei sogni di questo percorso di fine corsa vengono indicate le tappe.
Non si sa mai magari magari qualcuno sbaglia strada e si perde per la via.
Partendo dall’inconscio (indicato simbolicamente come una vigna) , laddove il tanto lavoro fatto ha sviluppato i suoi effetti, si passa alla coscienza (simbolicamente indicata con un grande cimitero monumentale).
Anche qui e sopratutto qui che quel lavoro ha portato i suoi effetti mutageni.
Si passa poi per il luogo nel quale la regressione e la presa di coscienza delle esperienze vissute era più necessaria e cioè le esperienze infantili (indicate simbolicamente come il l’area cimiteriale dove sono sepolti i militari e dove è stato sepolto il padre.
Passando da qui si prende la strada per il ritorno a casa e cioè la strada verso la conclusione del viaggio terapeutico e la sua attualizzazione..