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Ovvero (con una infinità di dubbi):
Comunicazione non quantistica “lenta” e pensiero razionale “veloce” , comunicazione quantistica “veloce” e pensiero intuitivo “lento”.
Dice un sogno:"Con un altro saltelliamo all’unisono sulle punte dei piedi oppure contemporaneamente sulla punta di un piede solo. Una specie di vibrazione continua sincronizzata in entrambi .Poi entra uno per vedere cosa stiamo facendo.”
Il sogno parrebbe ipotizzare un meccanismo di comunicazione tra patrimonio istintuale dell’inconscio e la coscienza grazie ad una serie di "vibrazioni" reciprocamente indotte , sincronizzate e sincroniche.*
Una specie di sistema di comunicazione interattivo ad onde sincronizzate.**
Meccanismo di comunicazione che è altro rispetto a quello mediato dalla funzione onirica e dai significati integrati dalla coscienza.
Come si potrebbe conciliare questa forma di comunicazione tra inconscio e coscienza con il modello ORCH-OR di Penrose ed Hameroff che ipotizza un modello di funzionamento quantistico della coscienza?.
A causa di quanto sopra nel cervello ci sarebbero sia un sistema di comunicazione ad interazione lineare interneuronale sia un sistema intraneuronale di comunicazione quantistica.
(*) Il quale per inciso potrebbe essere il sistema di comunicazione che determina i fenomeni di sincronicità (Vedi anche :scala di Plank, schiuma quantistica, realtà fondamentale dell’universo o mondo assoluto di Platone).
(**) Si potrebbe perfino ipotizzare che la condizione dissociativa impedisca questo tipo di comunicazione tra inconscio e coscienza per cui la comunicazione nel cervello nell’individuo dissociato da sè può avvenire solo nel modo "lento" (leggasi solo razionale ***) della comunicazione lineare interneuronale e non anche con il sistema "veloce" della comunicazione quantistica.
Peraltro un organo che non può utilizzare una sua funzione tende ad inertizzarsi. E’ possibile che ciò possa essere la causa di possibili sue degenerazioni in patologie neurologiche tipo Demenza senile, Parkinson. ecc.?
(***) Ed in conseguenza di ciò il cervello dell'individuo solo razionale per raggiungere in questo campo livelli elevatissimi di intelligenza razionale deve potenziare in modo pazzesco quella velocità lineare esasperando ancora di più la sua condizione di dissociazione (vedasi le varie nevrosi nella vita di Pauli) e con una esasperazione notevole della fatica e dello stress mentale (vedasi a tal proposito quello che è successo ad Einstein nei giorni successivi a quando ha finito di elaborare la sua teoria della relatività).
****Il che spiegherebbe anche lo azzeramento della funzione intuizione e della capacità intuitiva negli individui dissociati. Ai quali quindi la terapia oltre a far loro superare i blocchi infantili, "insegna" anche , per emulazione inconsapevole, i rudimenti circa l'esistenza di tale funzione.