Forse le coscienze dei primi esseri umani o dei loro progenitori che non avevano ancora valicato la soglia della transizione di specie comprendevano il linguaggio musicale o forse le loro coscienze integravano in sè il significato di quel linguaggio essendo stato esso la voce arcaica e primitiva del loro Sè .
Ed i loro ed i nostri corpi, pur di quella musica non comprendendo il segreto linguaggio, al ritmo delle le sue armonie ancora si muovono armoniosamente: Il corpo che si muove armoniosamente seguendo la "voce", una delle tante "voci" possibili, del proprio Sè.
Tracce di questa arcaica "voce" rimangono nelle “Vie dei Canti” dei nativi australiani o nelle musiche e nelle danze tribali.
Quelle tracce, e che tracce, si esprimono ancora nella musica classica e nella musica moderna consentendo al Sè dei loro creatori di esprimersi ancora in questo suo arcaico e stupefacente linguaggio.
Tutt'ora incomprensibile nei suoi significati benché essa rappresenti con ogni probabilità, allora come oggi la voce antica, la più antica possibile, del NOSTRO Sè genetico.
(scritto il 24/9/24)