I complessi di castrazione si qualificano come tali in quanto composti da due elementi.
Il primo è una forte schermatura della coscienza nei confronti dei contenuti istintuali dell’inconscio e del Sé.
A questa componente, già di per sé paralizzante rispetto ad ogni possibilità di crescita psichica, si aggiunge una forte aggressività
sessuofobica da parte dell’ambiente parentale infantile .
Questi due componenti insieme vanno a costituire un blocco paralizzante che bisogna individuare e distinguere nella coscienza allo
scopo di neutralizzarne l’influenza perniciosa e patogenica nell’individuo.
A ciò aiutano ovviamente i sogni e la loro interpretazione, i sintomi psicosomatici di prossimità (i quali si manifestano in vicinanza
dell’affioramento alla coscienza di quei contenuti inconsci) ed anche e soprattutto, quando i due componenti del complesso di
castrazione cominciano ad affiorare alla coscienza a specchio, gli eventi sincronici corrispondenti che quei componenti separatamente
vanno a rappresentare nell’ambito reale.