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Le percosse ricevute , dolorosi e convincenti elementi di rinforzo del complesso di castrazione, generano nella coscienza costrutti castranti di rinforzo di quel complesso e probabilmente strutturano nella materia elementare delle carni configurazioni quantiche che le ricordano , le rappresentano a quel livello e lì le perpetuano.
Quei costrutti nella coscienza e quelle configurazioni quantiche metadicono a loro modo dei significati di quelle percosse.
Significati che sono comuni ad ogni percossa inflitta ai bambini, alle bambine ed a ogni animale che l’abbia subita nella propria carne.
Quel significato metadice dell'odio verso il Sè (e verso la Natura) da parte di quella coscienza che quella percossa, quelle percosse ha fatto infliggere.
Questo significato si accomuna all' origine della castrazione e cioè a quello scarico nell'inconscio infantile del sovraccarico degli inconsci parentali (la "percossa" tra le più terribile e micidiale possibile) che a loro volta metadicono dell'odio di quelle coscienze verso i rispettivi Se.
Ed ancora quel significato accomuna tutti gli inconsci negati dalla castrazione primaria tanto da diventare mezzo di comunicazione tra inconsci diversi.
E siccome nella materia elementare che costituisce ogni inconscio non esiste nè tempo nè spazio non esiste perciò concetto che di esso possa riferire.
Eppure quel significato ,che urla dell'odio e del dolore ricevuti , accomuna i viventi e li rende molto più simili di ogni apparenza possibile.
Ciò che la coscienza dissociata brutalmente divide e separa quel significato , espressione comune di dolore e di odio subiti, accomuna .
Al di là degli individui e delle specie.