Il meccanismo di base del rapporto tra coscienza ed inconscio (ed i suoi contenuti) parrebbe articolarsi su tre fasi:

-          Nella prima fase la coscienza “invita” un qualche contenuto dell’inconscio ad affiorare alla coscienza stessa;

-          Nella seconda fase quel contenuto emerge alla coscienza;

-          Nella terza fase la coscienza “chiude la porta”.

Ove la coscienza abbia sviluppata in sé la funzione intuizione a questo punto il contenuto emerso viene trasformato in significato e la coscienza integra in sé l’informazione e l’energia corrispondente.

Parte in automatico l’elaborazione complessiva ed il processo di mutamento della coscienza.

Se il rapporto tra coscienza ed inconscio è tale che quel meccanismo a tre fasi rimane nell’infanzia un unicum e non è seguito da nessun altro afflusso  la dissociazione tra coscienza ed inconscio si attesta ad un livello estremo che potrebbe definirsi di border-line.

Una condizione psichica che può sfociare nella nevrosi, nella psicosi ma anche nella normalità.

A partire da questo livello border-line esistono ovviamente una infinità di stati possibili di integrazione dei contenuti dell’inconscio fino alla completa coscienza di sé.

Semprechè la coscienza abbia sviluppato in sé in una qualche misura la funzione intuizione.

In caso contrario il mini processo di integrazione rimarrà senza effetto ed una delle possibili conseguenze sarà il sogno ripetuto, il loop infinito, il processo bloccato.

Il meccanismo illustrato ha anche  la funzione di una valvola di sicurezza tesa ad evitare intrusioni psicotiche.

Immaginiamo una pentola a pressione piena di vapore sotto pressione.

Per alleggerirne la pressione interna occorre aprire e subito rinchiudere la valvola di sfogo più volte nel tempo fino a far fuoriuscire un po’ alla volta senza rischi tutto il vapore sotto pressione della pentola.

Lo stesso succede con l’inconscio.

Un “contenitore” energizzato che può accumulare nel tempo una  altissima “pressione”.

La valvola di sicurezza , se accompagnata dalla comprensione intuitiva, rende possibile uno scarico progressivo della pressione “informativa” senza rischi per la coscienza.

Qualora la valvola non funzionasse bene o la pressione dell’inconscio raggiungesse uno condizione limite senza possibilità di sfogo ci si deve aspettare prima o dopo qualche episodio psicotico .

In altri termini uno scarico indesiderato ed improvviso di contenuti inconsci nella coscienza senza la possibilità per quest’ultima di controllarli e gestirli.

Con la possibilità sia di danni permanenti ed irreversibili nella coscienza stessa sia per esempio con la manifestazione di comportamenti violenti e dannosi, o altamente dannosi,  per sé e per gli altri .

 

 

 

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