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Più la coscienza si distacca e si allontana dal Sè, più l’individuo si allontana da sé stesso (più le false informazioni che l'hanno strutturata nell'infanzia e nell'adolescenza sono lontane o lontanissime dalle informazioni genetiche di quel Sè) più l'individuo stesso diventa spietato e più si allontana da ogni umanità possibile.
Più la coscienza è distante dal proprio Sè, nel senso indicato, meno l'individuo è umano e più è governato dai macchinismi disumani e disumanizzanti di una cosienza neuronale distante da ogni umanità possibile.
Tanto più esso è macchina coatta e la volontà residuale dell’individuo è determinata dall'orrore della sua coscienza malata, senza che esso possa nemmeno vagamente rendersene conto.
(scritto il 3/1/25)