Chi ha una sua vena creativa, sotto la spinta della ispirazione inconscia la voce spontanea del suo inconscio e del suo Sč, cesella le parole, i versi e le rime una dietro l'altra apparentemente senza sforzo e senza pensarci.
Si pensi alla vena creativa di Michelangelo il quale, sotto la spinta della ispirazione inconscia la voce spontanea del suo inconscio e del suo Sč, cesellava nella pietra la figura del Mosč.
E con la forza delle sue braccia il suo scalpello seguiva quella forza creativa estraendo con precisione dal bruto marmo la figura del Mosč.
La rappresentazione in pietra del suo stesso Sč che a propria immagine quella figura aveva ispirato.
Dopo avere eseguita la sua scultura gli venne in mente che la posizione della gambe non lo convinceva.
Riprende i suoi attrezzi ed arretra la gamba sinistra imponendo al gran corpo una sorta di torsione.
Nel grande blocco di marmo!.
Venticinque anni dopo quella sua fatica la sua potente spinta creativa (e si comprende da ciō che il suo inconscio di conseguenza era nel frattempo mutato) lo sospinge ad operare una ulteriore "correzione" alla sua grande statua e ruota la testa di Mose verso sinistra .
E la fluente barba ne "segue" il movimento.
Forse Michelangelo intuiva inconsciamente che quella immagine in marmo del suo stesso Sč era pių "giusta" se avesse rivolto il volto verso la sua sinistra, verso la fonte che della intuizione e della ispirazione creativa č simbolo.
(scritto il 29/9/24)