"Perché il buddismo fa bene. La scienza e la filosofia alla base di meditazione e illuminazione" . Dal libro di Robert Wright – Cap. Uno, pag. 12.
"Tuttavia, la selezione naturale mira a un unico scopo (dovrei mettere tra virgolette «mira» perché si tratta di un processo cieco, non dell’azione di una mente consapevole): trasmettere dei geni alla generazione successiva. I tratti che in passato hanno contribuito alla proliferazione dei geni tendono ad affermarsi e prosperano, mentre gli altri tendono a scomparire. E tra le qualità che sono sopravvissute a questa prova vi sono anche quelle mentali, cioè strutture e algoritmi integrati nel cervello che influenzano la nostra esperienza quotidiana. Se vi chiedete: «Che tipo di percezioni, idee ed emozioni ci guidano ogni giorno?», la risposta non è «le percezioni, idee ed emozioni che ci forniscono un’immagine accurata della realtà»."
Wright commette lo stesso errore che fanno tutti: Ritenere che le strutture psichiche e gli algoritmi mentali siano trasmessi da una generazione all'altra GENETICAMENTE*.
Come al solito il punto cieco della coscienza dissociata allontana subito quella coscienza dalla causa REALE di questa trasmissione PSEUDOEREDITARIA: L'IMPRINTING INFANTILE.
Geneticamente vengono trasmessi i tratti e le caratteristiche fisiche dell'essere.
Ciò che appartiene alla sua psiche è fatto di INFORMAZIONI.
Come del resto quasi tutto ciò che appartiene e fa funzionare la materia elementare.
(*) Il che è anche un modo intellettualmente molto sofisticato di sfuggire, quì ed ora, alle proprie responsabilità, ancorchè inconsce.
(scritto il 30/9/24)