Il primo ed unico contenuto sessuale che resti bloccato in partenza nella coscienza anale è possibile che possa orientare nell’adulto la percezione, proprio nell’area anale , del piacere sessuale.
La psicoanalisi introduce nuove informazioni nella coscienza in maniera alquanto “subdola” realizzando anche in questo modo ciò che viene definito un ampliamento dell’esperienza.
L’individuo vede, sente ,odora, gusta, tasta sulla base della funzionalità dei suoi organi di senso ma anche e soprattutto sulla base delle informazioni (pattern) che la sua coscienza ha acquisito nel corso dell’infanzia.Se queste informazioni hanno costruito una coscienza percettiva distorta questa distorsione si riproporrà anche nella capacità di percezione non di quegli organi ma nel modo in cui quella coscienza distorta ritradurrà i corrispondenti segnali all’ego.
Carnefice e vittima costruiscono una reciproca interdipendenza.Colui o colei che è stata repressa è talmente terrorizzata dai propri contenuti inconsci repressi da non potersi fidare della propria capacità di autorepressione per cui ha bisogno di colei o colui che lo reprima.Colui o colei che reprime invece a sua volta trova un vantaggio accessorio nell’illusione della sua coscienza che crederà essere l’altro ad essere represso , non vedendo essa coscienza ciò che realmente essa reprime in sé stessa.
Coazione ed inibizione : Un computer può essere programmato a scrivere ripetutamente un certo carattere sullo schermo e può essere nello stesso tempo programmato per non scrivere quel certo carattere sullo schermo stesso .I due programmi continueranno a funzionare perfettamente pur non producendo alcunché sullo schermo ma consumando continuamente risorse.Può essere agito in modo coatto un certo comportamento il cui “originale” spontaneo e istintuale viene da un’altra parte della stessa coscienza fortemente inibito.Ciò dipende dalla plasticità del cervello che cerca come può di compensare i danni arrecati alla coscienza nel corso dell’infanzia.