A voler essere superficiali e sommari si potrebbe dire che l’inconscio è per definizione il regno del caos, della atemporalità e dello “sporco”.
Il suo opposto per definizione cioè la coscienza è invece il regno dell’ordine e della “pulizia”.
Nelle coppie tradizionali queste caratteristiche vengono assunti da due diversi generi che compongono la coppia.
Dal punto di vista della donna:
La donna pulisce e tiene in ordine la casa (simbolo rappresentativo della coscienza quanto mai altri).
Pulisce e tiene in ordine ,talora compulsivamente (rimuove alla grande), agendo il ruolo di coscienza.
L’uomo invece tende a rappresentare il ruolo di Animus (porta il denaro in casa cioè convoglia l’energia dell’inconscio alla coscienza), spesso è disordinato, ecc.
Dal punto di vista dell’uomo:
La donna agisce il ruolo di Anima cioè di rappresentazione dell’intero inconscio (e le diffuse forme di misoginia maschile , talora parossistiche e decisamente psicopatiche , sono una risultante di questa proiezione maschile).
L’uomo invece agisce il ruolo di coscienza critica o ipercritica fino ed oltre il limite del castrante.
Nel corso del processo di crescita può talora insorgere un impulso forse per taluni insolito:Il bisogno di mettere ordine in casa, nei cassetti, nelle scatole, nell’auto,ecc.
E’ ovviamente un agire che rappresenta e comunica che la coscienza sta mutando sotto l’affluire dei significati inconsci interpretati e che li sta rapidamente elaborando risistemando ad ogni news la propria configurazione interna.
Uso volutamente il termine configurazione (tipico dei computer) perché la coscienza è costituita da un computer organico ed è retta dal principio informatico “garbage in garbage out”.
Cioè se nel corso dell’imprinting infantile quella coscienza è stata riempita di immondizia il risultato caratteriale non può che essere corrispondente a tale input.