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I genitori impongono, inconsapevolmente, ai loro figli la loro identica condizione psichica dissociativa che i loro rispettivi genitori hanno imposto loro.

Nascono i figli e si comportano secondo quella condizione psichica che hanno ,inconsapevolmente, subito.

Sviluppano ,i figli in conseguenza, comportamenti coatti ripetitivi disturbanti, indotti da quella condizione psichica che i genitori che a suo tempo avevano loro imposto,  e questi stessi genitori ora cercano di reprimere.

(“Pensa” il bambino, la bambina :Ma come io mi comporto come voi avete "voluto"  che mi comportassi ed ora mi picchiate per questo ?).

Il comportamento coatto infantile disturbante impone ai genitori di manifestare nel loro comportamento repressivi la loro stessa condizione psichica disturbata fin da dopo la loro stessa nascita.

Condizione psichica che hanno inconsapevolmente imposto ai loro figli, così come l’hanno a suo tempo loro stessi ricevuta..

Reprimi oggi e reprimi domani e le piccole coscienze, che già avevano imparato a reprimere sé stessi fin da quella antica imposizione dei loro genitori, imparano ad ulteriormente  reprimere i loro comportamenti coatti spontanei indotti dalla loro stessa condizione psichica.

E si sviluppa così l’adattamento secondario che li rende “compatibili” con il loro ambiente familiare.

Del resto i loro genitori, per quanto amorevoli, solo quello possono fare: Reprimere i loro figli come le loro coscienze hanno imparato da tempo a reprimere loro stessi.

Come i rispettivi genitori hanno fatto con loro stessi.

Del resto che altro possono fare?.

I loro genitori forse non hanno insegnato ad essi l’amore.

E loro non possono perciò insegnarlo ai loro figli.

Ci provano ed al più insegnano, quando ci riescono, l’affettività.

I loro genitori non hanno insegnato alle loro coscienze un seppur piccolo germe di intuitività.

E loro non possono dare ai loro figli ciò che le loro coscienze dissociate non hanno mai avuto.

E cosi faranno i figli dei loro figli e questi ultimi ai loro figli ancora.

E la storia continuerà all’infinito.

Proveniente da una storia identica, altrettanto infinita.

Il circuito perverso infinito, patologico e patogenico, della malattia mentale.

    (scritto il 26/1/23)

 

 

 

 

 

 


 

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