Sono innocui insetti talora chiamate volgarmente "forbici"per via delle zampe anteriori.
Era molto tempo fa uno degli insetti che odiavo di pių e che pių mi facevano schifo.
Anche perchč un vecchio amico mi aveva a suo tempo raccontato una vicenda, non so se vera o leggenda metropolitana, accaduta a sua dire in un casolare delle montagne dietro casa sua.
Raccontavano che ad una famiglia di questa casa di poveri contadini era morto mesi prima prematuramente un bambino.
Un giorno il contadino rientrato prematuramente a casa sente l'altro figlio piccolo che implora la madre:"Solo una per oggi ,ti prego".
Entrato in casa vede che la moglie sta cercando di introdurre nelle narici del bambino una"forbice", una scoloprenda appunto.
Con una sedia uccide la donna e porta il bambino in ospedale.
Esumato il corpo dell'altro bambino morto mesi prima si scoprono piccoli cadaveri di scolopendre nel cervello del piccolo.
Non so se questa storia sia vera o frutto proiettivo di una fantasia relativa al proprio complesso di castrazione.
Sta di fatto che anni dopo ho scoperto nel corso dell'autoanalisi di un MIO complesso castrazione (la "forbice " nel cervello) .
Recentemente aprendo il contenitore dello zucchero ho scoperto dentro di esso una scolopendra che se ne nutriva. E di colpo ho provato per questo innocuo animaletto una certa tenerezza:"Č Golosa come me !!!," mi sono detto.
Amici non siamo diventati ma non lo nemmeno schiacciata come avrei fatto con orrore molto, molto tempo fa.
(scritto il 3/10/24)