Il sintomo prevalente (e si direbbe la sua radice organica, qualora ne esista una) innesca (è la causa, è la genesi o è semplicemente l’occasione possibile) del processo di crescita psichica ed è insieme la fonte che continuamente lo alimenta .Nello stesso tempo il processo continuamente muta ed agisce sul sintomo.

E’ tutto ciò il trionfo del biofeedback.

Ed il sintomo è perciò ben più che semplice rappresentazione.

Esso è la via (o se si preferisce la ferita) che lascia una via, un passaggio tra coscienza ed inconscio ed esiste in quanto tra coscienza ed inconscio non c’è altra via possibile di comunicazione.

Il sintomo prevalente è perciò l’occhio che guarda ed assume i contenuti dell’inconscio indispensabili per la crescita.

L’occhio però non può vedere sé stesso.

Solo quando la sua funzione di osservatore e canale di integrazione dei contenuti indispensabili per la crescita sarà assolto il punto di osservazione si sposta ed allora  ciò che determina il sintomo si autorappresenta.

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