La funzione onirica continuamente propone alla coscienza dei sogni che rappresentano, tra l’altro, i significati delle esperienze vissute.
Evidentemente il semplice vivere per la coscienza non è sufficiente.
Il vivere l’esperienza , quale che essa sia, ha bisogno , affinchè del suo significato si possa prendere coscienza , dello “aiutino” che il sogno ogni volta le propone.
Detto questo si è osservato che il processo di crescita psichica (ivi compresa la necessità di prendere coscienza dei significati delle fondamentali esperienze infantili , di solito deleterie e castranti) si propone attraverso la funzione onirica dapprima come la rappresentazione di un progetto, successivamente con la rappresentazione di ogni esperienza infantile significativa (e tra di esse si sottolineano le esperienze che rappresentano il complesso materno e/o paterno, il complesso di castrazione materno e/o paterno) e quindi con la sequenza dei contenuti istintuali dell’inconscio e del Sé (rispetto alla pluralità di questi “oggetti” psichici si sottolinea l’attenzione su alcuni fra i più significativi e centrali: il principio maschile ed il principio femminile , Anima , la coscienza del Sé e l’immagine del Sé).
Non secondo l’ordine sopra riferito ma in successioni apparentemente caotiche e del tutto asincroniche .
Questo processo si ripete due volte:Una volta per la coscienza cognitiva ed un’altra volta per la coscienza percettiva (e qui le resistenze che si incontreranno saranno particolarmente cazzute).
Ma non è finita .
Ciascuna presa di coscienza di tutti i suddetti “oggetti” psichici è a sua volta una esperienza.
E la funzione onirica puntualmente rappresenterà questa esperienza , seppur vissuta solo nella propria realtà interiore, affinchè la coscienza di essa assuma il significato.
E la cosa si ripeterà più volte e verranno rappresentate perciò sia l’esperienza vissuta , sia la presa coscienza della esperienza vissuta, sia l’esperienza di quella presa di coscienza e così via.
Tutto questo ambaradam per dire che la coscienza (cognitiva o percettiva che sia) ha una pluralità di livelli per i quali quei processo vanno ogni volta ripetuti.
Insomma la psiche non è un paese per pigri!.