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Nel file "Tenet", fantasioso ed immaginifico,  il complesso di castrazione " Sator" si impossessa di un algoritmo, cristallizzato in un artefatto di ferro diviso in tre parti.

E' sarą quell'algoritmo, una volta da lui attivato nello stesso istante in cui morirą, a distruggere il mondo.

Il riferimento, assolutamente simbolico e trasparente, č all'immensamente complesso algoritmo, spontaneamente  ed inconsciamente elaborato dal cervello (da ciascuna dei tre livelli coscienza dissociata da sč), il quale agisce l'individuo, algoritmo azionato dal suo feroce  complesso di castrazione.

Algoritmo costruito sulla base delle tante informazioni che  NON definiscono in quelle coscienza il Sč dell'individuo  ma che  ferocemente anzi lo negano, lo castrano, lo opprimono, lo segregano .

Tentando di ucciderlo.

Tentando in ogni modo possibile di uccidere cosģ  l'individuo stesso.

Con le disgrazie, le patologie, il dolore, la pazzia, i comportamenti psicotici che cercano la morte inflitta dall'altro, i comportamenti eroici e spericolati che sono una invocazione al suicidio.

Ovviamente con le guerre, con i conflitti di ogni tipo, con il lento suicidare l'ambiente naturale, con l'arma atomica all'occorrenza.

Senza che l'individuo, ogni individuo si renda conto, senza che possa rendersi conto,  del baratro verso il quale egli stesso, i suoi comportamenti,  le sue scelte inconsapevoli   individuali e collettive, lo stanno sospingendo.

Verso il baratro verso cui lo sta sospingendo il suo essere inconscio di sč, il suo essere il peggior nemico di sč stesso, della propria e dell'altrui vita.

                                         (scritto il 30/12/23)

 

 

 

 

 

 


 

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