Un ambiente parentale costituito da individui dissociati da sé inevitabilmente infliggerà ai suoi figli la regola dolorosa della dissociazione da loro stessi.
E non esiste dolore e sofferenza più grande per un bambino ed un adolescente che impedirgli una normale completa crescita psichica ed un normale rapporto con sé stesso.
E’ possibile che nel prosieguo della formazione un ambiente di quel tipo sia particolarmente severo o addirittura molto duro a suo modo con i figli infliggendogli perciò altri dolori ed altre sofferenze.
Che la coscienza in formazione rimuoverà nell’inconscio allo scopo di salvaguardare la propria integrità.
Ma non solo.
Quel sistema di “educazione” (sic !) insegnerà a quelle coscienze in formazione che quello è il modo giusto , l’unico modo possibile, per trattare l’inconscio, il Sé e l’istintualità dell’individuo.
Nell’adulto così cresciuto quella coscienza ed i suoi costrutti castranti non potranno fare altro, perché quello è l’unica cosa che hanno imparato a fare, che infliggere all’individuo in molti modi diversi dolori e sofferenze per tutta la sua vita
Se l’individuo cerca di prendersi una pausa da questa specie di inferno che vive nella sua testa, per esempio mangiando del cibo gustoso , potrà succedere che scatti un qualche riflesso somatico che gli indurrà un senso di colpa per quel piacere che si è permesso di prendersi.
Vale per il cibo, per la sessualità, per qualsiasi altra cosa.
Se il riflesso “punitivo” nei confronti del cibo è particolarmente severo una possibile scelta di vita potrebbe essere l’astenersi dall’assumere qualsiasi tipo di cibo e sarà l’anoressia .
Oppure scatterà una reazione di ribellione verso la propria problematica psichica e si assumerà cibo in grandi quantità e sarà la bulimia o l’obesità.
Oppure il riflesso somatico che induce il senso di colpa potrà essere un disturbo del metabolismo o un disturbo della sessualità o un qualsiasi altro riflesso somatico tendente a quel fine.
E’ molto difficile far capire che non esiste alcun dio punitore e malvagio .
E che tutto nasce da alcuni costrutti della propria coscienza, appresi nel corso dell’imprinting infantile da un ambiente parentale assolutamente conforme alle devianze di quei costrutti