Tra la lingua italiana e la lingua inglese esiste , tra le altre cose, un divario di tipo descrittivo.
Mentre la lingua italiana è molto articolata la lingua inglese tende a rappresentare più significati con la stessa parola , significati che investono quella stessa parola a seconda del contesto linguistico nel quale essa è inserita.
Come a dire che ciascuna parola della lingua inglese è mediamente più “densa” di significato rispetto alle parole della lingua italiana.
Negli USA inoltre le parole della lingua inglese subiscono una ulteriore contrazione e vengono utilizzati una quantità di sigle , di acronimi e di abbreviazioni che “caricano” ancora di più questa variante dell’inglese di significati simbolici.
Inoltre nel linguaggio parlato si tende a contrarre ulteriormente i suoni dei fonemi che compongono la parola tant’è che per esempio l’annunciatore di una stazione della metropolitana di N.Y. per annunciare la prossima stazione di “Simpson Street” nel Bronx dice: Next stop:Sssssss.
A prescindere da tutto ciò parrebbe che tanto più la coscienza è dissociata da sé tanto più il linguaggio che la rassicura e la conforta , ma che non può mutarla, deve essere intensamente simbolico.
Ogni linguaggio diretto che dica della cosa in sé viene invece rifiutato o respinto in quanto irritante (essendo potenzialmente mutageno).
Parrebbe insomma che tanto più la coscienza è dissociata da sé tanto più essa ha bisogno di simbolismo e ancora di più di mitologie.
Che, come si è detto, la rassicurino e la confortino.
Tanto più essa è dissociata tanto più creerà perciò linguaggi simbolizzati e nuove mitologie.
Tanto più avrà bisogno di irrealtà cioè di realtà immaginarie.
Ma che significa "tanto più la coscienza è dissociata da sè"?.
Significa che le informazioni/significati acquisiti da quella coscienza nel corso dell'imprinting infantile descrivono un Sè dell'individuo , in realtà un falso sè, sempre più lontano, lontanissimo, dalla REALE NATURA dell'individuo cioè dal suo VERO Sè.
La coscienza azionerà le sue tante coazioni a ripetere , azionerà cioè l'individuo , come se esso fosse ciò che essa CREDE che l'individuo sia.
Sulla base di quelle devianti informazioni a quel tempo acquisite e sulla base di una infinita di significati lontani o lontanissimi dalla realtà dell'essere.
Se la coscienza CREDESSE che l'individuo fosse una panchina l'individuo si comporterebbe coattivamente come una panchina .
E verrebbe , il povero cristo, dichiarato pazzo.
L'ego , la funzione egotica, nell'individuo dissociato conta poco o nulla .
Lo salva dalla follia e dal suicidio l'illusione che la coscienza gli lascia , ai fini di sopravvivenza , di essere un animale libero e senziente e non lo schiavo passivo di una macchinetta.
Al contrario tanto più la coscienza , grazie alla funzione intuizione , individua un significato più profondo nel simbolo tanto più la successiva elaborazione complessiva innalzerà il suo livello di coscienza avvicinandola vieppiù alla coscienza ed alla conoscenza del Sé.