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Premesso che in questo campo l’ego cosciente e la sua volontà non conta un accidente la comunicazione viaggia:
- dalla realtà sensibile e raggiunge il sistema individuo attraverso la coscienza percettiva;
- dall’inconscio raggiunge il sistema individuo, grazie alla funzione onirica, attraverso la coscienza cognitiva;
- dall’inconscio del paziente raggiunge l’inconscio dell’analista grazie al transfert;
- dall’inconscio dell’analista raggiunge la coscienza dello stesso grazie ai sogni;
- dalla coscienza dell’analista raggiunge quella del paziente grazie al controtransfert ed al dialogo terapeutico
Quasi in nessun caso l’azione volontaria dell’ego riesce ad interagire con queste forme di comunicazione.
La terapia analitica si potrebbe definire un dono che la Natura e l’istintualità hanno fatto alla sventatissima specie umana ed è ancora la Natura istintuale , lasciandola operare indisturbata nel corso della terapia , a curare quasi a prescindere dalla consapevolezza dell’analista e dal suo livello di coscienza di sè .
Al più quella consapevolezza rende possibile all’analista di osservare i fenomeni intrapsichici in corso .
Al più esso può solo gentilmente assecondarli ed incoraggiarli .