Qualcuno ingenuamente potrebbe pensare che quando si parla di emozioni e sentimenti repressi o rimossi (per esempio la rabbia, l’aggressività, la paura , la sofferenza, l’amore , ecc.,ecc.) essi vadano a nascondersi in chissà quale recondito magazzino dell’inconscio.

Non è così.

Le esperienze infantili (ma anche adulte) che hanno generato forti emozioni o forti sentimenti non sopportabili per la loro intensità dalla fragile coscienza infantile vengo escluse dalla coscienza cioè vengono appena percepite o non vengono percepite affatto e vengono mantenute in una condizione di esclusione nell’inconscio .

Esse diventano simboli  energeticamente molto carichi che comunque in molti modi agiscono nella vita dell’interessato.

Se nel corso di un processo di crescita questi simboli giungono all’ordine del giorno nel sogno e vengono compresi nel loro significato ecco che l’emozione o il sentimento  condensati per così dire in quel simbolo giungono finalmente alla coscienza cioè alla percezione dell’individuo insieme al significato e all’esperienza alla quale essi furono connessi a suo tempo.

Si prova in altre parole ora per allora quell’emozione che al momento dell’esperienza vissuta fu esclusa per autodifesa dalla coscienza stessa.

E’ questa una esperienza percettiva catartica che libera l’individuo , seppur talora con sofferenza , da un peso interiore.

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