Nella definizione comune l’empatia è la capacità istintiva  percepire in qualche modo ,in qualche misura, le emozioni ed i sentimenti 
dell’altro.
Facciamo un esempio.
Il signor Tizio ha un carattere molto conflittuale.
Quando parla con qualcuno inizia in modo tranquillo,pacato quasi umile ma dopo un po’ il suo daimon ha il sopravvento ed esce 
fuori il carattere aggressivo, arrogante, provocatorio.
Con questa persona faccio una breve occasionale chiacchierata. 
E ne ricavo una sensazione di irritazione. 
Il Tizio inconsciamente vuol esternalizzare nel rapporto qualcuno dei suoi conflitti intrapsichici e cerca perciò di provocare.
Conosco il tipo e non ci sto a fare la parte dell’altro termine del suo conflitto.
Rimane, dopo, la sensazione di irritazione la quale dopo un po’ passa.
Dopo diverse ore dopo al risveglio appare una strana sensazione di profonda malinconia prima e di infelicità dopo.
Sensazione derivata dalla chiacchierata del giorno prima.
Che cosa è successo ?.
La percezione iniziale della coscienza a specchio , della coscienza percettiva o sensoriale che dir si voglia, aveva percepito l’input di 
comunicazione della persona manifestandolo con quella sensazione fastidiosa.
L’input nel corso della notte è stato elaborato , è sprofondato nell’inconscio ed al mattino è riapparso con una forma più propria ,
quella sensazione di infelicità.
Come se il processo profondo di elaborazione psichica avesse colto la reale natura, il reale significato della comunicazione dell’altro.
Comunicazione che apparsa in un primo momento come irritante nel suo profondo invece rivelava la grande infelicità sepolta nell’inconscio 
del signor Tizio.
Sono dispiaciuto con lui per questo.

 

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