La convivenza di coppia crea, nel bene e nel male, una sorta di fusione psichica tra inconsci e tra coscienze.

Ciascun membro della coppia soffre, subisce o gode dei tratti caratteriali dell'altro.

Talora fino ad un punto di rottura.

Che purtroppo qualche volta ha conseguenze tragiche.

A causa della capacità emulativa spontanea delle coscienze tra i membri di coppia, entrambi dissociati, ben presto si giunge ad una sorta di omologazione reciproca, molto catalizzata e sospinta dall'amore (quando c'è) e dalla passione iniziale.

I figli della coppia sono inevitabilmente coinvolti in quel sistema e a causa dell'imprinting infantile ben presto ne diventano parte integrante.

E ciascuno in quel sistema psichico subisce il ruolo che tale sistema, tale frequente tragedia sistemica, a ciascuno assegna, totalmente al di fuori della consapevolezza di ciascuno dei soggetti.

Se assegna ad uno dei membri il ruolo del "malato" esso ne soffrirà le conseguenze per tutta la sua vita, se assegna il ruolo dell'autistico così sarà, se assegna il ruolo del nevrotico, dell'ipocondriaco, del pazzo, dell'adultero/a, del gay, del sessuomane, ecc. così sarà.

Nasce e si riproduce così la macchina uomo, la macchina donna e la loro macchina famiglia.

La terapia di coppia, la terapia familiare e la terapia di gruppo, gestite da psicoanalisti di buona consapevolezza, inserisce i membri di tali piccoli o grandi gruppi in un sistema psichico che offre loro molteplici vie di fuga.

Talune psichiche, altre da sistemi coatti diventati insopportabili, altre da proprie gabbie mentali (la condizione dissociativa individuale) veri e propri potenziali ergastoli invisibili.

Le dinamiche che si attivano in questi sistemi terapeutici, a seconda della consapevolezza e conoscenza di sè dello psicoanalista, uomo o donna che sia, potrebbero perfino non avere bisogno di tecniche terapeutiche o setting particolari.

Potrebbero essere sedute periodiche di burraco, come riunioni periodiche di autocoscienza o sedute semplicemente, perfino piacevoli, di chiacchere.

Sotto l'osservazione OCCHIUTA E CONSAPEVOLE, questa sì, dell'analista che di quelle dinamiche capisce e cerca di capire.

In una "atmosfera" satura di transfert e di controtransfert che coinvolgerà, tutti compreso l'analista, che avrà così una nuova occasione di conoscere ulteriormente di sé e degli altri.

         (scritto il 18/10/24)

 

 

 

 

 

 


 

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