.
E’ una giovane donna rumena di età indefinibile.
La incontro sempre , lei seduta su uno scatola appoggiata ad un cassonetto.
Quando passo mi offre un bel sorriso e mi saluta con la manina.
Per ricordarmi, e spero non solo per quello, di offrirle la solita moneta.
Sta lì al freddo e qualche volta noto che dei ragazzi, forse i figli, le stanno intorno divorando voracemente qualche pezzo di pane da lei recuperato.
Assomigliano a passerotti spaventati che raccolgono voracemente dei semi sparsi.
Le chiedo, un giorno di freddo, perché non si sposta e si sìede al sole.
Dice che se si siede là i vigili dalla strada la vedono e le danno la multa.
Danno la multa ad una mendicante!!??.
Mi coglie subito un cattivo pensiero.
Forse quello stesso vigile quando passa davanti al fruttivendolo e vede una cassetta fuori posto guarda con aria corriva il fruttivendolo e quello gli allunga una borsa piena di arance.
E la cosa passa in cavalleria.
Cosa potrebbe offrirgli la mendicante se non un mite sorriso accattivante chiedendo tolleranza?.
Ma quel vigile (ipotetico, è solo un cattivo pensiero) forse è più sensibile alle arance regalategli dal fruttivendolo per chiudere un occhio piuttosto che al sorriso della mendicante.
Un altro giorno la incontro per caso e mi dice sconfortata che le hanno appena rubato la tenda nella quale dormiva sull'argine del fiume.
Gli chiedo stupidamente dove abbia dormito e lei mi dice candidamente: Sul campo.
E siamo sottozero.
Le dico che tra noi umani la percentuale di stronzi è molto alta.
Lei non capisce la parola ma dallo sguardo credo che ne abbia ben capito il senso.
(scritto il 28/1/23)