Se grazie alla presa di coscienza si assume in essa l'immagine del proprio Sč, l'insieme delle informazioni genetiche le quali ivi descrivono quella immagine, di quella immagine simbolicamente si viene a conoscenza.

E sarebbe invece impossibile venire a conoscere, se non indirettamente (a causa dei suoi effetti patogenici o se non con l'immagine simbolica che i sogni giungono a riferirne), quale possa essere l'orribile e traumatica "immagine" (l'insieme delle sue informazioni FOLLI) del proprio falso sč.

Per quanto l'adattamento secondario cerchi di compensare di questa immagine distorta e malata gli effetti nei comportamenti e nella propria vita ed in quella dei propri cari quella follia, in termini di informazioni ripeto FOLLI in possesso della coscienza, genererą sempre e continuamente i propri riflessi simbolici in quei comportamenti ed in quella vita.

Molti film dell'orrore, spaventosi, di quella immagine e della sua immensa distanza dalla natura umana, ci hanno riferito.

La creativitą di un grande scrittore, Franz Kafka con il romanzo "La Metamorfosi", di quel falso sč, del falso sč di Kafka, ci hanno dato una terribile e drammatica rappresentazione.

Ed appare significativa la rappresentazione dei comportamenti che i suoi genitori hanno nello scoprire di quella drammatica metamorfosi.

Allo scoprire di cosa hanno prodotto nel loro figlio con il loro, seppur inconsapevole ed incolpevole, imprinting infantile.

Ed a rispecchiare e a rivedere sč stessi nella immagine che la loro psiche ha fedelmente ed inconsapevolmente riprodotto in quel loro figlio.

         (scritto il 31/10/24)

 

 

 

 

 

 


 

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