Cominciamo parlando degli archetipi…(??) …Ma che cazzo dico ??!!! Queste cose lasciamole a C.G.Jung che era un
genio mentre io sono l’ultimo degli scemi.
Allora parliamo del bimbo che desidera accoppiarsi con la mamma……Ma che minchia sto scrivendo ?? !!!! Ste cose
lasciamole a S. Freud che era un altro genio mentre io sono un cretino che vuole parlare ad altri cretini come lui.
Partiamo con un esempio.
C’è un grosso gatto alfa nella zona, molto aggressivo e molto possessivo per quanto riguarda il proprio territorio.
Forse troppo aggressivo e troppo possessivo.
Infatti litiga con tutti i maschi della zona e ne porta tutti i segni.
Da una delle tante cucciolate prodotte da cotanto padre un cucciolo maschio ed un cucciolo femmina sono rimasti nel
cortile.
Al boss non sembra che ciò dia fastidio.
Finchè un giorno comincia ad inseguirli e a morderli per tentare di cacciarli via.
Evidentemente ha percepito dall’odore che hanno cominciato a raggiungere la maturità sessuale e inizia perciò a vederli
come competitors territoriali.
La femmina capisce l’antifona attraversa la strada e si perde per i campi mentre il maschietto fugge spaventato, si nasconde
ma rimane là.
Cresce spaventato e timidissimo , evita accuratamente l’incontro con gli altri maschi e infine adulto è timido ed in difficoltà
anche con le femmine.
Il trauma di un padre troppo aggressivo e violento ha lasciato segni caratteriali consistenti nel figlio adulto.
Per spiegare bisogna ricorrere a Jung ?. Bisogna ricorrere a Freud ?
Passiamo agli umani e parliamo della trasmissione tra generazioni della condizione psichica di natura dissociativa.
Una madre ha ricevuto dal suo ambito parentale infantile la condizione dissociativa tipica di quell’ambito.
Avendo ora un figlio (lo stesso identico discorso si può fare per un padre rispetto alla propria figlia) non può che imporre
alla coscienza del suo bambino nei primi mesi ed anni di vita la propria stessa identica condizione dissociativa.
Crea cioè una fotocopia nella coscienza del bambino della sua stessa psiche impedendo così al Sé del bambino di sviluppare
in quella psiche una normale crescita psichica.
Non facciamoci ingannare dall’amore materno.
Se c’è le cose migliorano un poco se non c’è peggiorano un poco ma per il resto non cambia nulla.
Non facciamoci ingannare nemmeno dall’adattamento che il bambino ormai adulto svilupperà nei confronti della propria
psiche dissociata e dell’ambiente reale.
Sarà il miglior adattamento possibile ma non sposterà di una virgola la propria condizione dissociativa.
Con tutto quello che ne conseguirà nella sua vita.
Ma c’è di peggio .
Può darsi che la madre (oppure il padre) abbia assunto dal proprio ambito parentale infantile non solo una condizione di
dissociazione da sé ma anche un complesso di castrazione.
La madre sarà allora sessuofobica , molto aggressiva, fors’anche violenta e manesca.
La coscienza del bambino “imparerà” la dissociazione da sé ed anche il complesso di castrazione materno.
Crescendo farà suo sia l’una che l’altro e la sua coscienza si comporterà nei confronti del proprio inconscio, dei suoi
contenuti, del suo Sé ,dei suoi istinti , dei suoi sentimenti, della sua sessualità, ecc. esattamente come il complesso di
castrazione materno (o paterno che fosse) si era comportato rispetto al bambino.
Il complesso di castrazione non è più ora il “complesso di castrazione materno” ma è diventato il SUO complesso di
castrazione.
Pronto a trasmetterlo alle figlie che da adulto genererà e le quali a loro volta lo “insegneranno” pari pari ai propri figli
quando ne avranno.
Come già detto prima, non farsi ingannare dall’amore ecc. e non farsi ingannare dall’adattamento ecc..
Che cazzo c’entrano gli archetipi ? Che cazzo c’entra Edipo o Elettra?