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I miti prima, le credenze e la magia poco dopo, la scienza sempre più ponderosa ancora dopo hanno sempre coltivato in sé la credenza che esistesse una qualche verità assoluta e che perfino qualcuno di loro l’avesse trovata.

In psicoanalisi questa "verità assoluta ", ogni volta sempre più assoluta, venne definita "la cosa in sè".

 E tutti ci affanniamo di trovare la "cosa in sé" o di capire cosa sia "la cosa in sè".

E ciò la grande stupenda illusione che ci dà il nostro cervello, sia quando è appannato dalla incoscienza profonda sia quando è illuminato dalla coscienza di sé .

Stupenda illusione che non ci fa mai smettere di cercare, di frugare, di scoprire, di capire.

Ed è la spinta segreta e potente della evoluzione della vita, io credo, che sospinge, tentando di rendere la vita degli esseri viventi più adatti ed adeguati all'ambiente che ci ospita.

Le storture della mente umana hanno però reso possibile anche il regredire.

Facendo regredire l'ambiente verso forme di invivibilità, sempre peggiori,  che hanno indotto moltissime specie viventi a sparire.

E facendo regredire la coscienza umana verso forme di de-evoluzione , di devolution, sempre più primitive.

E da qui conflitti sempre più disumani e terribili.

Come se ogni umano, con quella coscienza distorta, ambisse a ritornare ai primordi, a quella età della pietra scheggiata, alla “pietra primitiva” dalla quale ripartire per un diverso sentiero.

                                         (scritto il 2/1/24)

 

 

 

 

 

 


 

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