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Se l'ipotesi qui formulata circa il "transito" e lo "smaltimento" delle false informazioni che infestavano la coscienza ed il loro indurre*, nel corso di quel transito, dolori e sofferenze somatiche fosse fondata tali dolori e sofferenze sarebbero la prova provata circa il carattere patologico e patogenico di tali false informazioni .

False informazioni che rammento sarebbero state instillare nella coscienza infantile nel corso dell'imprinting parentale.

E parrebbe perciò ragionevole supporre che, ove quelle false informazioni nella coscienza neuronale venissero costantemente sovraccaricate energeticamente nel corso del ciclare inconscio del processo di crescita negato dalla coscienza, esse possano indurre, a causa della loro natura patologica e patogenica, patologie somatiche (oltre, ad un altro livello, ulteriori patologie mentali oltre a quella che la loro stessa presenza nella coscienza già non determina (la condizione dissociativa).

(*) Le informazioni, quale che esse siano, memorizzate nei neuroni della coscienza (e direi solo in essa) sono in grado, a causa della capacità di tali specifici neuroni, di AGIRE.

Cioè di AZIONARE, INDURRE comportamenti e patologie a seconda del loro livello di energizzazione e della loro diffusione in quella coscienza.

Mentre l'apprendimento di informazioni in aree neuronali estranee alla coscienza è SOLO un fatto culturale, l'aver appreso quelle false informazioni ,nel corso dell'imprinting ed IN QUELLE PARTICOLARI AREE DELLA COSCIENZA, le rende, a causa della capacità OPERATIVA di tali specifici neuroni, particolarmente pericolose.

                              (scritto il 5/1/25)

 

 

 

 

 

 


 

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