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Ciò che è escluso dalla coscienza e ristagna nell'inconscio viene inconsapevolmente proiettato nella realtà sensibile e trattato dall'individuo inconscio COME SE l'oggetto di quella proiezione fosse la cosa in sé.
Ci sono delle persone e degli oggetti che sono da sempre oggetto di quelle proiezioni e purtroppo anche dell'odio che l'individuo inconscio e dissociato inconsapevolmente prova ed esercita contro i propri contenuti istintuali inconsci e su quelle persone innocenti sulle quali quegli odiati contenuti inconsci sono proiettati.
Relativamente agli esseri umani oggetto di quelle proiezioni e di quell'odio sono (purtroppo per loro):
Gli ebrei, gli zingari di qualunque etnia, i neri e le persone di colore , i comunisti (qualsiasi cosa gli haters intendano con ciò), gli omosessuali, i portatori di handicap , gli immigrati, chiunque sia portatore o portatrice di qualche diversità.
Naturalmente contro le donne, contro gli immigrati e contro chi ”viene da fuori”.
Si aggiunga l'odio di chi ha potere (quale che esso sia) contro chi potere non ha.
A ciò occorre ancora aggiungere spesso l'odio verso gli animali considerati esseri verso cui ogni pietà è negata.
Si noterà che le persone vittime della Shoah corrispondo esattamente come categorie alle stesse persone oggetto OGGI di quell'odio*.
A questa lista occorre aggiungere talora il/la vicina di casa, quello che abita sopra o che abita sotto, il fratello o la sorella, la madre o il padre e si potrebbe continuare.
I comportamenti, le scelte c.d. razionali, le scelte politiche, ecc. sono sempre condizionate e determinate da quelle proiezioni.
La cosa terribile è che l'accecamento della coscienza prodotto dalla condizione dissociativa rende impossibile agli individui, che di quello stato dissociativo sono vittime inconsapevoli, di capire e di rendersi conto di ciò che fanno.
La condizione clinica definita "incapacità di intendere e di volere" andrebbe parecchio ridefinita alla luce di quella condizione psichica generalizzata.
(*) A proposito di pandemia psichica sono rivelatori i diversi social network. L’odio verso l’altro è talmente diffuso che è stata istituita perfino la categoria sociale degli Haters, gli odiatori seriali.
(scritto il 29/1/23)