Il serpente verde è un racconto di J. W. von Goethe pubblicato nel 1795.

Parrebbe essere ispirato da un romanzo del 1616 “Le nozze chimiche (o alchemiche ) di Christian Rosenkreutz.

Questa fiaba pare abbia molto ispirato Rudolf Steiner e la sua antroposofia.

La fiaba (leggibile in: https://it.wikipedia.org/wiki/Il_serpente_verde) è intrisa da una quantità di simboli ed è un racconto visionario e talora letterariamente sconclusionato, forse dovuto a qualche traduzione poco accurata.

Diciamo che si può considerare come un sogno piuttosto travagliato del quale occorre comunque interpretare i tanti simboli.

La fiaba del serpente verde e della bella Lilia.(1 di 4)

Personaggi simbolici della fiaba.

Loro significati.

Due fuochi fatui chiedono di essere traghettati;

Due sogni chiedono di andare alla coscienza ;

Il barcaiolo li traghetta attraverso  il grande fiume;

La funzione onirica provvede;

Viene ripagato con delle monete d’oro;

Il barcaiolo le rifiuta e chiede i frutti della terra :tre cipolle ,tre cavoli e tre carciofi. Il barcaiolo torna indietro e getta le monete dentro un dirupo;

La funzione onirica non accetta arricchimenti  essendo una funzione naturale della psiche .Può trasportare solo se “pagato” con i  simboli più i loro significati più la libido (ortaggi con più strati:cipolle, cavoli e carciofi)  destinati ai due livelli di coscienza ed all’ego (tre per ogni “ortaggio”) . Le monete vengono “rimosse”.

Al suo interno il serpente verde  che le ingoia e diventa luminescente;

Il rimosso va ad arricchire l’inconscio con il serpente simbolo del Sé arcaico inconscio ;

Il serpente va in cerca dei donatori che gli danno altro oro che il serpente ingoia diventando ancor più luminescente;

Il Sé arcaico (*)/il serpente va in cerca dei sogni che lo rendono “più luminoso” (verso la coscienza del Sé);

(*) Alcuni lo definirebbero il Sé archetipico. Personalmente preferisco definirlo il Sé genetico.

In cambio indica ai donatori la strada per la bella Lilia che però si trova dall’altra parte del fiume;

Indica ai sogni la strada verso la coscienza del Sé;

Il serpente riesce a vedere ora nella sua caverna le statue di tre re seduti, una d’oro, una d’argento e una di bronzo. Ed una quarta statua in piedi fatta con il miscuglio di quei tre metalli;

Nell’inconscio sono, ancora non integrate dalla coscienza le sue quattro funzioni:

Re d’oro=la funzione intuizione;

Re d’argento=la funzione sentimento;

Re di bronzo=la funzione percezione;

Quarta statua in piedi = La funzione pensiero o funzione razionale attiva ("contaminata" da "tracce residuali" delle altre tre funzioni);

 

 Entra nell’antro un vecchio con una lampada che non fa ombra.

Rappresenta una delle capacità dell’inconscio il quale illumina e scaccia le ombre ma anche che trasforma i morti dell’inconscio stesso in simboli (in pietre preziose);

segue

 

 

 

 

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