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La circoncisione del prepuzio , l'infibulazione e l'escissione del clitoride * non sono solo il segno di una cultura e di un modo di essere profondamente sessuofobici.
Sono il simbolo di qualcosa di ancora più profondo.
Essi rappresentano nell’ambito di quelle subculture l’agito di qualcosa che è avvenuto nella infanzia di ciascun bambino e di ciascuna bambina che in quegli ambienti è stata allevato.
Quei barbari comportamenti, apparentemente contro la sessualità, in realtà rappresentano la castrazione primaria contro il primissimo affioramento , subito dopo la nascita, di un qualche contenuto istintuale del Sè nella coscienza.
Quel contenuto , ci dicono questi barbari comportamenti, vengono amputati (nel caso della circoncisione e della escissione del clitoride) oppure vengono "confinati" nel caso della infibulazione.
Andando così a significare come “l'odiato” piacere sessuale e l’orgasmo siano inconsapevolmente visti dal complesso di castrazione e delle coscienza castrata come un "pericoloso" vissuto rappresentativo del processo di crescita psichica e della liberazione della coscienza.
E fa parte della tragica e drammatica irrisione della follia il fatto che questi aspetti della cultura ebraica e di quella musulmana (delle quali sono vittime incolpevoli ed inconsapevoli sia gli ebrei che i musulmani) producano odi così intensamente e reciprocamente feroci proprio perché ognuna di esse vede nella cultura dell'altro l'orribile riflesso della propria stessa condizione psichica profonda.
(*) Il fatto di ammantare queste forme di crudeltà e di barbarie sotto la veste di pratiche religiose è una ben misera giustificazione. Ricordo che in epoche diverse ed i luoghi diversi anche i sacrifici umani venivano considerati pratiche religiose e nello stesso modo venivano considerate le torture per far confessare gli “eretici” e la loro uccisione per rogo.
Tutte “pratiche religiosissime” le quali nella loro ferocia e crudeltà disumana metadicevano quale fosse il livello di scontro nel conflitto intrapsichico tra la coscienza dissociata ed i contenuti istintuali dell’inconscio (il nome moderno dell’antico diavolo) .