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Ipotizziamo che possano esistere due "organismi" fisici e due corrispondenti livelli di percezione.
Uno, quello reale, con la sua anatomia e fisiologia biologica ed i suoi eventuali sintomi e patologie clinicamente accertabili.
Un altro, definiamolo VIRTUALE (eppure contraddittoriamente assolutamente "REALE" esso pure), che è quello che risulta dalla PERCEZIONE della coscienza nel corso del transito delle false informazioni del falso sè dallo psichico al fisico.
Tale panorama di SENSAZIONI fa percepire muscoli dolenti e contratti, fitte dolorose ai muscoli della schiena, dolori articolari un pò quì ed un pò là, disturbi della memoria a breve termine, irritabilità, occasionali mutamenti della percezione visiva, acustica e tattile e così via.
Senza che a tutto ciò corrisponda ALCUNA PATOLOGIA FISICA che possa rendere conto di tale panorama.
Potremmo definire tale panorama di sensazioni fisiche, pur reali e disturbanti, l'IMMAGINE VIRTUALE DEL FALSO Sè che in tal modo SI RENDE MANIFESTA alla percezione della coscienza.
Così come l'immagine del Sè genetico (l'insieme delle sue informazioni genetiche) della quale si è preso coscienza, così questo panorama di sensazioni, realmente percepite e disturbanti, rappresenta IL MODO, un ALTRO MODO di prendere coscienza della immagine virtuale del falso sè.
La quale prima infestava ed infettava patologicamente e patogenicamente la coscienza neuronale ed ora lentamente, un pò alla volta, transita dallo psichico al fisico allo scopo di rendere conto di sè alla coscienza stessa.
(scritto il 5/1/25)