All’inizio era la libido.

Io preferirei però chiamarla energia .Definizione che meglio definisce la sua reale natura.

Comunque sia all’inizio era la libido.

Essa ha davanti a sè , a seconda dell’ambiente parentale nel quale ha la fortuna o la sventura di nascere il bambino, diverse vie.

Una è la via della totale castrazione . Ogni rapporto tra coscienza ed inconscio è precluso. Nessun contenuto istintuale dell’inconscio riesce a raggiungere la coscienza (questa è la strada privilegiata, ma non l’unica, di ogni tipo di psicosi, di psicopatia, di nevrosi).

L’ambiente non è completamene o del tutto sessuofobico ed allora qualche contenuto istintuale relativo alla sessualità raggiunge la coscienza.

La libido ha perciò una strada, e solo quella, per la sua parziale realizzazione.

Il nostro bambino è invece fortunato. Egli è nato in un ambiente parentale favorevole alla crescita,  e la libido allora ha davanti entrambi le due strade: La strada della sessualità e la strada della crescita psichica.

Contenuti istintuali dell’inconscio ,  prodromici della crescita psichica , sia inerenti alla sessualità sia inerenti ad altre parti del Sé raggiungono perciò la coscienza.

Da essa vengono via via elaborati e la coscienza cresce e muta verso la coscienza di sé (la coscienza del Sé).

La disposizione della coscienza relativamente ad una delle tre vie (la prima in verità, quella della castrazione totale, è una non-via) dipende , ritengo pressoché esclusivamente, dal tipo di ambiente parentale infantile che impone verso quella psiche infantile le regole dell’imprinting.

Alcune credenze religiose possono rafforzare le condizioni dell’ambiente parentale infantile (e di riflesso sociale) verso una possibilità piuttosto che verso un’altra.

Religioni sessuofobiche orientano gli ambienti familiari verso la scelta della castrazione totale nella illusoria, patetica e mortifera convinzione che interdire alla libido  la via della sessualità orienti la libido stessa verso la coscienza e la crescita spirituale.

 

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