Abbiamo scritto molte volte che gli animali superiori dotati di S.N.C. sviluppato sognano.
Hanno cioè una funzione onirica della quale nessuno conosce lo scopo.
Siccome in Natura nulla è ridondante, casuale o inutile e siccome lo scopo di quella funzione sfugge alla osservazione non si possono che
fare ipotesi.
Non sappiamo a cosa serva quella funzione, per esempio nei gatti, ma sappiamo benissimo a cosa serve negli umani.
Serve come ben sappiamo a tradurre e quindi veicolare i significati dei simboli onirici verso la coscienza allo scopo di costruire (mattoncino
dopo mattoncino) nella coscienza stessa l’immagine del Sé.
Cioè l’inconscio grazie ai sogni dice alla coscienza :Piccola, questo bambino, questa bambina oppure quest’uomo oppure questa donna
sono fatti così ,così e così. Non come ti hanno fatto credere che fossero ma la loro realtà fisica e psichica di essere vivente è esattamente
quella che ti sto ora comunicando.
Questo, lo sappiamo bene, succede negli esseri umani.
Perché non dovrebbe essere lo stesso negli animali superiori nei quali la coscienza di sé è assolutamente vitale per la loro sopravvivenza ?
E allora ci si deve chiedere: Come fa per esempio la mamma gatta (riporto l’esempio di questo animale in quanto l’osservazione dei suoi
comportamenti rientra ampiamente nella mia esperienza) ad insegnare ai suoi cuccioli a sviluppare nella loro piccola coscienza (o se questo
termine disturba possiamo dire cervello tanto non cambia nulla) la funzione intuizione che è funzione istintiva, geneticamente predeterminata
ad essere impiegata dalla coscienza stessa?.
L’osservazione ci dice quale sia il comportamento della mamma gatta rispetto ai suoi cuccioli:
Essa li cura con estrema attenzione , li sfama allattandoli, li mantiene puliti leccando continuamente i loro genitali, il loro ano e la loro
pelliccia e nello stesso tempo facendo loro sentire la dolcezza della tenerezza , dell’affetto e dell’amore materno, comunica continuamente
con loro con un linguaggio dedicato, quando li lascia nella cuccia o nella tana fa in modo che in sua assenza non si spostino e non escano
da essa,
quando sono più grandicelli gioca ripetutamente con loro insegnando loro a sopravvivere.
Può essere che dosi così massicce di amore materno aiutino lo sviluppo della funzione intuizione nel cervello dei cuccioli innescando un
processo di sviluppo della stessa funzione ?
Forse.
Ma c’è dell’altro.
Noi sappiamo che esiste un forma di comunicazione subliminale tra inconsci,la quale viene definita transfert, che si rivela utilissima o
addirittura indispensabile nel corso della terapia analitica.
Una forma di comunicazione tra l’inconscio liberato dell’analista e l’inconscio del paziente che fa da ponte, da by pass tra l’inconscio del
paziente e la sua coscienza bloccata.
Trattandosi di funzione istintiva ed assolutamente naturale possiamo ipotizzare che la stessa forma di comunicazione esista tra l’inconscio della
mamma gatta e l’inconscio dei suoi cuccioli ?
E che anche questa forma di comunicazione contribuisca allo scopo del quale si sta parlando ?.
Come diceva bene, in ben altri frangenti, il povero Pasolini:Io so, io so tutto ma non posso provarlo !.