Forse sarebbe meglio in genere di parlare non di "folie a deux" ma di patologia mentale che attinge, una generazione dopo l'altra, interi sistemi familiari.
Patologia che si trasmette,sempre uguale a sè stessa, ma forse nell' ultimo secolo continuamente peggiorando una generazione dietro l'altra.
Così come si dovrebbe parlare di patologia mentale di gruppo sociale, di partito, di intere masse di popolo.
E non è certo casuale che all'interno di ciascun sistema i comportamenti e le c.d. idee siano molto simili e tutti egualmente di simile rappresentatività.
E non dovrebbe stupire che in certi gruppi sociali più o meno ampi certe sintomatologie organiche sono spesso condivise tanto da essere definite "patologie sociali".
Ed allargando l'orizzonte si deovrebbe parlare di resistenze al mutamento di sistema familiare o di resistenze strutturali in sistemi più ampi*.
E non c'è da stupirsi quindi se in un una di queste famiglie/sistemi la possibile guarigione di uno dei suoi membri viene inconsapevolmente osteggiata .
Non solo in caso di terapia psicoanalitica di uno di essi ma perfino nel tentativo di curare qualche malanno fisico.
I sistemi (fatti di corpi, di psiche e soprattutto di INFORMAZIONI FALSE) oppongono, come ogni singola coscienza dissociata, tenacissime resistenze ad ogni loro mutamento interno.
(*) Un caso eclatante è quello delle scuole di psicoanalisi nelle quali nessun ADEPTO (lì li definiscono pudicamente discenti) può crescere psichicamente più del suo docente più autorevole. STARSENE PERCIO' IL PIÙ LONTANO POSSIBILE !!!.
(scritto il 13/11/24)