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La terapia analitica.

La terapia analitica emula la fase dell’imprinting infantile favorevole alla crescita psichica.

Grazie al dialogo terapeutico , alla funzione onirica ed al transfert ed al controtransfert , alle interpretazioni intuitive dell’analista , alla restituzione alla coscienza percettiva del paziente,  nei vari modi possibili , di ciò che l’analista ha capito si struttura in una qualche area della coscienza/cervello (grazie alla plasticità di quest’ultimo) una nuova coscienza che scopre un atteggiamento diverso rispetto ai contenuti istintuali dell’inconscio, diverso rispetto al solo (ostile e  castrante) che avesse mai conosciuto. Si tratta com’è evidente di un notevole ampliamento della esperienza.

La terapia, emulazione della fase infantile della crescita , finisce quando la coscienza percettiva ha sviluppato un atteggiamento favorevole all’inconscio ed al  Sé del paziente e quando il processo (nella totale inconsapevolezza dell’ego cosciente) può quindi proseguire autonomamente (corrispondente alla fase della adolescenza di cui sopra) .

 

 

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