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Com’è possibile allora che questo oggetto istintuale inconscio così lieve possa subire , ove il suo significato non possa essere accolto dalla coscienza, una trasformazione progressiva che dà ad esso una potenza energetica crescente ?.
Dapprima tale energia può attingere un organo bersaglio e bloccarne o limitarne la funzionalità.
Oppure modificare ,di un gruppo di cellule, il codice genetico e trasformarle in cellule cancerogene.
Come può l’elettrone che attraverso un processo biochimico nutre ed alimenta le cellule tenendo in vita l’organismo può , per altra via, trasformarsi in una specie di killer ?.
Parrebbe ovvio pensare che lungo quest’altra via , la via patogenica, avvenga un potenziamento energetico di quell’elettrone o quanto meno venga a mancare ad esso quel depotenziamento energetico prodotto invece dalla via salutare, quella della biochimica che nutre, cui si è accennato prima.
L’intermediario tra il sistema di atomi e molecole che nutre ogni cellula dell’organismo vivente potrebbe essere appunto l’inconscio se esso di quel sistema di atomi e molecole che costituisce il corpo umano facesse parte , se esso di quel corpo e delle sue singole cellule fosse la “infrastruttura” atomica e molecolare.
Esso attraverso i suoi contenuti istintuali e la coscienza che ne ha integrato i significati nutrirebbe, alimentandole per la vita, ogni cellula dell’organismo compresi i neuroni cerebrali.
Se l’intermediazione moderatrice della coscienza che NON abbia integrato la coscienza di sé non fosse attiva quella alimentazione avverrebbe senza questa mediazione regolatrice e salutare.
Avverrebbe per altra via , quella potenzialmente patogenica.
E non è perciò a caso che i significati del proprio Sé che la coscienza non ha potuto integrare in sé stessa si rappresentino nelle patologie che questa altra via fa insorgere.
Il surplus di energia (diciamo pure nucleare) attiverebbe la patologia ed il significato inconscio in essa si rappresenterebbe .
Come di fatto si rappresenta.
(segue)