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Secondo la definizione junghiana l’Ombra è tutto ciò che di noi stessi non abbiamo capito o non abbiamo ancora capito.
Nessuno può essere certo di avere capito tutto di sé stesso e l’Ombra è sempre in agguato per ricordarci ciò di cui siamo ancora inconsci.
La conoscenza di sé , la presa di coscienza di sé è perciò un processo asintotico .
L’Ombra si affievolisce sempre di più via via che quella conoscenza avanza.
L’incoscienza di sé , l’Ombra appunto, può avere risvolti pericolosi e perfino mortali.
C’era una volta uno che si riteneva un grande psicoanalista ma che aveva capito molto poco di sé, afflitto inoltre da un monumentale complesso di castrazione e di molta arroganza .
Complesso di castrazione che lui credeva ,erroneamente, essere un elemento strutturale della psiche definendolo persino "Superego".
E la sua Ombra , grande quanto un grattacielo, incombeva su di lui.
A causa di ciò il suo complesso di castrazione continuava ad operare indisturbato nell’incoscienza .
E poco alla volta esso si è incarnato in un cancro che ha portato quell’individuo alla tomba insieme alla sua vanagloria.
Un altro psicoanalista , invece , dopo una lunga carriera, convinto di essere in pace con sé stesso e di avere assolto i suoi obblighi nei confronti dell’Ombra , fa una gesto di generosità nei confronti di una giovane fanciulla.
L’Ombra in agguato usa quella giovane e quel gesto di generosità contro di lui.
E la giovane lo accusa di averla stuprata.
Grande scandalo, carriera infangata finchè la Giustizia gli rende merito della sua innocenza.
Bisogna stare in “campana” nei confronti della propria Ombra ed ascoltare e capire i propri sogni che di quell’Ombra ci fanno sapere sempre qualcosa.
Ed occorre bandire da sé trionfalismi ed arroganza .
Perché in questo lavoro nulla è certo ed a ciò occorre rassegnarsi.