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Tra la coscienza dissociata che rifiuta pervicacemente qualsiasi mutamento e la conoscenza consolidata, anzi cristallizzata, che rifiuta egualmente ogni mutamento, cioè ogni nuova conoscenza che la muti e la ampli, non c’è alcuna differenza.
Tra gli individui con la coscienza dissociata e lo “scienziato” che custodisce quella conoscenza, in modo quasi sacrale, non esiste differenza.
Simili sono le reazioni difensive inconsce delle loro coscienze , simili le paure di fronte alla possibilità di mutamento.
La coscienza dissociata e solo razionale dell'uomo della strada e dello scienziato sono accomunate dalle stesse paure, dallo stesso terrore.
Il progredire della conoscenza scientifica non dipende dai finanziamenti, non dallo inventare nuove o più raffinate tecnologie, non da generazioni di giovani scienziati tecnicamente più preparati .
Dipende dall'invadere il campo della conoscenza da uomini e donne coscienti di sé le quali con pochissimi mezzi otterrebbero risultati inimmaginabili per tutti gli altri scienziati dalla coscienza solo razionale.
E nella coscienza di sé, nello sviluppo della funzione intuizione, la nuova frontiera della scienza.
(scritto il 30/1/23)