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Che sia il sintomo a generare la corrispondente percezione del dolore č COSA OVVIA.
O forse anche no.
In quanto tra il sintomo e la corrispondente percezione del dolore c'č "un convitato di pietra".
Cioč le false informazioni del falso sč memorizzate nei neuroni operativi.
Le quali, grazie a quei neuroni, sono in grado di produrre "false percezioni sensoriali" pur in assenza di patologie organiche clinicamente rilevabili.
Si pensi ai c. d. "sintomi psicosomatici" e si pensi agli individui c. d. ipocondriaci .
Si pensi alle impensabili capacitą emulative della coscienza dissociata infestata da quelle false informazioni.
Si pensi ai fenomeni allucinatori indotti dai disturbi della percezione della coscienza percettiva prodotte da quelle false informazioni.
Oppure alle espressioni deliranti o ai pensieri deliranti (taluni hanno fondato su questi ultimi PARTITI POLITICI con numerosi seguaci).
Si pensi alle allucinazioni ideative definite "complottismi".
Ed infine gli antidolorifici agiscono come inibitore del dolore prodotto dalla patologia o come inibitore della capacitą di percezione sensoriale della coscienza percettiva rispetto ad esso?.
Ed infine č patologia mentale oppure no quella di un individuo perennemente afflitto da sofferenze e sintomi fisici di ogni genere che sottoposto ad una infinita di esami clinici, pur sofisticati, risulti clinicamente assolutamente sano ?.
(scritto il 7/1/25)