Questo racconto del 1953 di Ray Bradbury è un racconto di fantascienza .
A leggerlo non si direbbe proprio in quanto sembra piuttosto una antica fiaba sapienziale scritta da qualche saggio mandarino più di mille anni fa.
Si ripropone in riassunto la trama :
"La storia, ambientata in Cina, inizia in una piccola città o villaggio rurale, a quanto pare in un momento o luogo in cui il commercio e l'agricoltura sono ancora la norma. C’è poco in termini di tecnologia moderna:senza elettricità, l’automobile o l'irrigazione.
La superstizione è dilagante.
La città è in una zona desertica, a breve distanza di un altra chiamata Kwan-Si.
Gli abitanti della città nella quale
la storia è ambientata sono inclini a descrivere la loro città come
una arancia in quanto le sue mura sono appunto in forma di arancia.
Un giorno, un messaggero arriva al re per informarlo che la vicina
città ha cambiato la forma delle sue mura rendendole simili ad un
maiale , in modo tale che sarebbe stata interpretata dai viaggiatori
come se esso stesse per mangiare la città a forma di arancio.
Il messaggero e il re discutono freneticamente come questo porterà loro sfortuna, i viaggiatori sarebbero andati per i loro commerci nell’altra città, e i commerci avrebbero favorito il maiale sull’arancio.
Consigliato da sua figlia, che sta dietro uno schermo di seta per nascondere se stessa, il re decide di far ricostruire le mura in modo che assomigliassero ad un bastone, con il quale battere il maiale.
Tutto è bene in città per un certo tempo, ma ben presto il messaggero porta notizie che le pareti di Kwan-Si sono stati rimodellati come un falò per bruciare il loro bastone.
Il re della prima città fa allora cambiare le mura in forma di un lago splendente; Kwan-Sì allora le cambia a forma di bocca per bere il lago; che il re fa cambiare in ago per cucire la bocca; Kwan-Si cambia in spada per rompere l'ago.
Questo va avanti per un bel po’ di tempo e questo continuo lavoro tiene gli abitanti delle due città lontano dal loro lavoro, nelle fattorie o nei negozi.
Ogni volta per ricostruire inutilmente le mura e attendere la risposta dell'altro. La malattia e la fame dilagano.
Infine, la voce dietro la schermo di
seta dice debolmente al re:"Nel nome degli dei, fate venire qui il
re di Kwan-Si!".
I due re , affamati e malati, sono d'accordo per fermare la loro
follia superstiziosa.
La figlia del primo re mostra loro diversi aquiloni i quali giacevano abbandonati sul terreno.
“ Che cosa sono gli aquiloni, chiede, senza il vento per sostenerli e renderli belli?”.
Niente, sono d'accordo tutti.
E cos’è il cielo senza gli aquiloni che lo rendono così bello ?,
Anche in questo caso, non è nulla.
Così dice a Kwan-Si che deve fare assomigliare le sue mura al vento d'argento (Silver Wind) e le mura dell’altra città dovranno assomigliare ad un aquilone d'oro (Golden Kite).
In modo tale che i due possano sostenersi a vicenda e possano tutti vivere in pace.
“E così col tempo le città divennero la Città dell’Aquilone d’Oro e la città del Vento d’Argento.
E i raccolti furono raccolti e gli affari di nuovo curati, e la carne tornò, e le malattie fuggirono come sciacalli impauriti.
E tutte le sere dell’anno gli abitanti della Città dell’Aquilone sentivano il buon vento fresco sostenerli.
E quelli della Città del Vento sentivano l’aquilone cantare , sussurrare, alzarsi e renderli belli”.
Il significato di questa fiaba, pardon, racconto di fantascienza , ricco di simboli e di significati, si è prestao a diverse interpretazioni.
Ne propongo una diversa ora:
Il conflitto intrapsichico tra inconscio e coscienza (le due città in conflitto) è una patologia in sè con conseguenze nefaste per l’individuo.
L’accordo tra i contenuti istintuali dell’inconscio e la coscienza è invece a sua volta foriero di benessere e di salute.
Chi è interessato può sbizzarrirsi nell’interpretare il significato di ciascun simbolo del racconto.