Le proprie nevrosi (per non parlare delle psicopatie conclamate più o meno gravi) , la propria dissociazione da sé, la propria incoscienza non riguarda solo l’individuo , non è solo un problema personale.
Essendo dissociato ed incosciente di sé l’individuo proietta i propri contenuti inconsci sugli oggetti e sugli altri esseri umani.
Su di loro proietta ciò che più ama e soprattutto ciò che più odia di sé.
E tratta l’altro essere umano non per quello che esso è ma per quello che esso rappresenta per lui.
Cioè per l’imago fantasmatica che gli danza davanti alla sua coscienza.
Negando perciò all’altro essere umano (uomo e donna che sia) la sua reale natura, i suoi reali bisogni e desideri. Comportandosi per ciò verso l’altro come un complesso di castrazione incarnato nel suo essere , nei suoi comportamenti, ecc. ed agendo la propria problematica psichica verso l’altro interagendo intrinsecamente con le problematiche psichiche dell’altro.