(A tutti gli uomini è dato conoscere sé stessi e non andare oltre il limite; Eraclito fr.76)
Uno dei passaggi del percorso di crescita psichica è l’individuazione del confine della propria coscienza nei confronti dell’inconscio.
E’ ciò l’individuazione di un limite ,di un confine ma non di una separazione dissociativa tra la coscienza e l’inconscio.
E’ un confine comune che accomuna , confine permeabile alla comunicazione tra i due enti.
(I confini dell’anima vai e non li trovi, anche a percorrere tutte le strade :così profondo è il Discorso che essa comporta;
Eraclito fr.52).
E questa volta , per la prima volta, non sono d’accordo con il mio buon amico Eraclito.
In quanto nel corso del processo di crescita giunge il momento in cui viene individuato anche il confine inferiore dell’inconscio rispetto
all’Universo.
Anche qua si tratta di un limite, di un confine che definisce la totalità e l’unicità dell’individuo rispetto a tutto il resto.
Un confine che anche qui non è muro, separazione di filo spinato ma confine permeabile alla comunicazione profonda tra l’inconscio
dell’individuo ed il suo mondo esterno.