Se dovessi fare una sintesi estrema di tanti anni di lavoro sui contenuti dell’inconscio e sui loro tanti significati nonché sui tanti comportamenti
e sui rispettivi significati osservati mi sento, pur consapevole della enorme dose di presunzione e di incoscienza necessaria per poter fare
questa affermazione, di poter giungere ad una conclusione.
La dissociazione da sé, che è la madre ed il padre praticamente di tutte le patologie psichiche e di quelle psicosomatiche, è generata dal fatto
che alla coscienza del bambino viene di solito impedito di sviluppare fin da subito o quasi la propria funzione intuizione.
Viene cioè impedito a quella coscienza a cominciare a sviluppare e quindi sviluppare poi lo strumento istintuale in assoluto indispensabile per
integrare in sé i significati dei contenuti del proprio inconscio e del Sé del bambino.
Castrandone in tutto o in parte , quindi, ogni possibilità di sviluppo psichico normale.
Lo sviluppo naturale spontaneo ed istintivo di quella funzione nelle coscienze degli animali a S.N.C. sviluppato ritengo avvenga invece
normalmente e spontaneamente in Natura grazie alle tecniche di addestramento che i genitori dei cuccioli di questi animali mettono in campo
istintivamente e naturalmente nei confronti dei loro cuccioli.
In estrema sintesi la peste del millennio dell’uomo , la dissociazione da sé , dipende dal fatto che gli esseri umani hanno in gran parte dimenticato
di essere animali.
Orientandosi perciò verso uno sviluppo ineguale e squilibrato:
Da una parte un eccesso di razionalità e di orientamento verso la realtà sensibile e dall’altra parte una negazione radicale delle proprie capacità
intuitive e quindi di un normale analogo orientamento verso il proprio inconscio e la propria interiorità.