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Ogni volta che la coscienza vive una esperienza dal significato castrante (rispetto ai contenuti istintuali dell’inconscio) ciò attiva un mutamento quantico che "disturba" l'equilibrio omeostatico del sistema.
E come se si caricasse "in quel punto" una molla.
Che lì rimane , talvolta per sempre.
Al contrario ogni volta che si prende coscienza del significato di una di quelle esperienze (infantili o adulte che siano) il corrispondente mutamento quantico "regressivo" e disturbante (la “molla” carica) viene riportato allo status quo ante.
La "molla" energizzante che manteneva attiva la condizione castrante "in quel punto" perciò si disattiva .
Ciò rende disponibile quella parte della coscienza a recepire nuovi significati relativi a contenuti istintuali inconsci.
Nell'insieme il processo di crescita psichica è un continuo interagire (grazie all' interpretazione intuitiva dei sogni) con la materia elementare della coscienza e dell'inconscio riportando ogni volta le configurazioni quantiche di essi allo status quo ante , cioè a prima che intervenissero nei confronti di quella psiche le esperienze castranti.
In sostanza continuamente si disattivano "molle", artificiosamente caricate , liberando così la coscienza dal non desiderato crisma impostogli dall'imprintig infantile.
Si riporta così il sistema della materia elementare della psiche al suo status naturale di equilibrio .
Riprendendo la metafora della "molla carica" la psiche dell'individuo dissociato da sè è come una pistola carica che ogni giorno diventa sempre piu carica .
Questa energia repressa trova e non può trovare altro sfogo che nei comportamenti aggressivi e pericolosi e nelle patologie mentali e somatiche..
Le esperienze infantili castranti che , a causa di quella "carica" si riproporranno ripetutamente nella vita dell'individuo , contribuiranno ad alimentare ed a potenziare quella carica stessa rendendola sempre più pericolosa ai fini della attivazione degli effetti indesiderati.