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La materia sembrerebbe essere assoggettata continuamente ad una forza attrattiva ed a una corrispondente forza repulsiva.
Il big bang ha lacerato la materia generando in essa una immensa quantità di mutamenti quantici di ogni tipo , una immensa quantità di "molle cariche" che ha portato in quel sistema un enorme squilibrio energetico.
Il quale tende continuamente a sospingerla verso il "ricongiungimento".
Spinta controbilanciata dalla corrispondente forza repulsiva la quale la sospinge invece verso una perenne “lacerazione”.
Per cui la materia dell'Universo è continuamente sospinta a riaccumularsi in un punto per poi riesplodere in una nuova immensa lacerazione.
A queste due spinte contrapposte non è estranea la materia elementare della psiche umana.
E perciò ciò che è stato separato "artificiosamente" dall'imprinting ostile (la lacerazione della materia , la lacerazione della coscienza dall’inconscio) tende , grazie al lavoro antientropico (il processo di crescita psichica, un lavoro tutto in salita) , a riunirsi .
Diversamente da ciò che succede nella psiche animale nella quale questo ricongiungimento , questa riunificazione tra opposti avviene spontaneamente.
Come se nel suo piccolo l'imprinting agisse un piccolo big bang nella psiche infantile , una spinta arcaica alla lacerazione ed alla divisione.
Ma perché così accade nella psiche umana e non nella psiche animale ?.
La risposta parrebbe semplice.
Perché la psiche umana è geneticamente ed evoluzionisticamente dotata di uno strumento di cui la psiche animale parrebbe priva: La funzione egotica.
Cioè la capacità di scelta.
Vuoi vivere con il big bang nella psiche: Soffrine le conseguenze.
Ti ribelli a questa sorte: Scegli di crescere psichicamente.
E così dopo tante chiacchiere ritorniamo al buon vecchio "solve et coagula".
Ogni volta ad ogni nuova nascita si rappresenta nella psiche umana un antichissimo dramma: La lacerazione della materia che è nata per restare riunita.*
La funzione egotica , grazie al processo di crescita volontariamente attivato, va in controtendenza rispetto a ciò tentandone al contrario la riunificazione.
Possiamo chiamare ciò "presa di coscienza" ma ciò che accade in "fondo al pozzo" è esattamente quella cosa là.
(*) E la nascita stessa non rappresenta forse esattamente quella lacerazione?.