.               .

La coscienza dissociata, solo neuronale e talora solo percettiva, elabora informazioni “tossiche” provenienti dalla realtà sensibile.

Altro non sa fare.

Quando la coscienza neuronale (cognitiva e percettiva)  assume le informazioni/significati del Sé dell’individuo elabora queste informazioni insieme a quelle assunte dalla  realtà

Avendo però depurato l’area del cervello dedicata a ciò che chiamiamo "coscienza" dalle  informazione del falso sé.

E a questo punto entra in gioco la coscienza quantistica.

Una sorta di computer (e siamo alla terza fase della capacità di elaborazione del cervello) che elabora quantisticamente (udite, udite) tutte le informazioni provenienti dalla realtà.

(Ma come?. Non ce ne eravamo già liberati!.Momento...).

Tutte le informazioni della realtà di ogni singola cellula dell’organismo, compresi i neuroni, che quella coscienza monitora istante per istante grazie ai microtubuli.

 I quali, com’è noto, sono presenti in ogni cellula dell’organismo.

Una bella comodità!.

Un computer quantistico che monitora istante per istante lo stato di salute dell’organismo e che automaticamente interviene ogni volta, istante per istante, a ripristinare l’omeostasi del sistema.

(Altro che il medico di guardia!. Altro che il medico di base!.)

Sarà veramente così ?. Non lo sappiamo.

Certo è che la vita selvatica, lontano dalle velenose antropomorfizzazioni, ha vissuto, specie dopo specie, animale dopo animale, in questo Pianeta (al netto delle modificazioni evolutive) per un tempo geologico ben più lungo rispetto della durata del tempo geologico nel quale la specie umana è apparsa sul Pianeta stesso.

Senza medici, senza medicine, senza U.S.L..

Forse ci sarà un motivo.

     (scritto il 1/2/23)

 

 

 

 

 

 


 

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