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È possibile che i neuroni a specchio* siano particolarmente numerosi e presenti nella coscienza infantile innata con lo scopo di consentire un rapido adattamento al nuovo ambiente neonatale.

È anche possibile che per lo stesso motivo siano particolarmente concentrati nella coscienza percettiva la quale gestisce la sensorialità.

Coscienza percettiva, che insieme alla sua parte definibile come coscienza infantile innata, è la prima ad essere investita e travolta dalle false informazioni veicolate dall'imprinting .

False informazioni, veicolate dalla comunicazione sensibile parentale, le quali nel corso di quell'imprinting, infanzia ed adolescenza, infine la satureranno.

Il fatto che quelle false informazioni nel loro transito dallo psichico al fisico possano, tra i vari effetti, indurre una attenuazione della memoria a breve termine potrebbe significare che questo tipo di memoria ha sede proprio nella coscienza percettiva.

Mentre la memoria a lungo termine avrebbe come sede privilegiata la coscienza cognitiva.

Peraltro la memoria a breve termine sarebbe una memoria fisiologicamente labile.

Nel senso che le relative informazioni, destinate ad essere ben presto dimenticate e sostituite, possano essere ogni volta rapidamente memorizzate proprio dai neuroni a specchio i quali sarebbero perciò responsabili anche di quella, ogni volta necessaria, rimozione.

Ed allargando il discorso si potrebbe allora pensare che il processo di crescita psichica sia un lungo percorso di progressiva SOSTITUZIONE delle false informazioni, che hanno infestato i neuroni a specchio nel corso dell'imprinting infantile, con le informazioni genetiche del Sè acquisite grazie alla funzione onirica ed alla funzione intuizione.

E che sia esattamente proprio quella labilità funzionale e strutturale dei neuroni a specchio a rendere possibile la terapia e l'autoanalisi.

(*) Neuroni che sarebbero in possesso, oltre alla funzionalità già definita dalla loro denominazione, anche di capacità operativa (riprendendo quanto già scritto a pagina 150 del 6/2/25) nel senso che possono indurre all'azione (nelle idee, nei comportamenti, ecc.) le false informazioni in essi memorizzate. Oltre che responsabili funzionalmente della potente capacità emulativa della coscienza.

                                 (scritto il 8/1/25)

 

 

 

 

 

 


 

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