L’amore è un carburante.
E come i carburanti può far andare molti diversi motori.
Se l’amore (e soprattutto insieme i contenuti inconsci che lo costituiscono) muove e stimola la creatività la progressiva integrazione di quei contenuti inconsci (o, il che è quasi lo stesso, il progressivo investimento della libido nella coscienza) tende a far scemare la creatività fino quasi a farla scomparire.
Nella crescita psichica la libido ha trovato un investimento sicuramente migliore per la vita del soggetto.
Un altro investimento possibile (ma distruttivo) di quel carburante è nella relazione agita nel corso della terapia.
Questo spiegherebbe in un certo senso perché agire il transfert ed il controtransfert nel corso dell’analisi nella direzione della relazione sessuale impedisca la crescita dell’analizzato .
L’amore anzichè essere investito nel processo di crescita viene investito nella relazione.
Ma non è per questo che l’analizzato è andato in terapia pagando fior di quattrini !.
E’ perciò indispensabile che l’analista analizzi bene sia il transfert sia il controtransfert perché il cedere alla relazione nel corso dell’analisi implica un danno grave all’analizzato e sarebbe una grossa violazione di un importante principio professionale ed etico.
Sarebbe, tanto per capirci, come se un idraulico anziché riparare lo scarico intasato del water del cliente ci buttasse dentro la borsa con tutti gli attrezzi.
E’ possibile che da questo che è un principio psichico cautelativo (oltre che un principio etico) discenda una generalizzata credenza distorta e distorcente.
E cioè che un atteggiamento sessuofobico in determinati ambienti religiosi e/o sociali (che diventano di fatto poi orientamenti castranti in ambito familiare) possa favorire la crescita “spirituale” degli individui.
Gli atteggiamenti sessuofobici in qualsiasi ambiente più o meno consapevolmente esperiti sono solamente ed esclusivamente strumenti di castrazione non solo nell’ambito sessuale e affettivo ma anche relativamente ad ogni possibile crescita psichica .